Manca pochissimo al convegno del 24 novembre e cogliamo l'occasione per recuperare un tema trattato nei convegni precedenti e approfondito nel libro Romanzi di coppia del dott. Alfredo Rapaggi.
"[...]Mi
piace ripetere che la differenza che c’è tra il linguaggio
cosciente della parola e quello del corpo è simile a quella che
passa tra una persona sobria ed una ubriaca. Il corpo è molto simile
ad un ubriaco, che non si accorge di ciò che rivela.
Distingueremo
ciò che i corpi ci trasmettono da ciò che noi possiamo riferire ai
pazienti, quando rivelano di essere pronti ad ascoltare[...]"
"[...]Il
corpo è inteso come insieme di segnali originari, dovuti sia alla
tendenza naturale che alla mappa genetica, e di segnali strutturatisi
nel tempo; gli uni e gli altri, insieme, sono in grado di descrivere
lo stato affettivo della persona, il suo più o meno riuscito
adattamento all'ambiente, quindi il suo equilibrio caratteriale[...]
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