Si possono ancora trascorrere 5 giorni di vita in comune con la principale attività di psicodramma analitico, senza che le fantasie e le metafore che scorrono sulla scena dello psicodramma invadano la vita reale?
Insomma, si può vivere la repressione per cinque intensissimi giorni mentre si cerca una strada psicoanalitica di fuga da tutto ciò che ci reprime?
La domanda si è fatta sempre più insistente dopo che ho deciso di non ripetere l'esperienza di Cereglio.
E nel prossimo intervento spero di riuscire a spiegare perché
Alfredo Rapaggi
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